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AAA giovane Italia incontra uomini facoltosi
Che fosse un piacione il nostro Papy lo sapevamo già, ma mi ha colpito la limpidezza e il candore con il quale il Cavaliere dal viagra facile rende pubblici i suoi incontri.
Oltre a questo esilarante filmato che circola su youtube
e le critiche della stampa italiana ed europea, infatti, il Premier ha scelto di sacrificare momentaneamente il lettone di Putin e di fare tutto alla luce del sole, senza flash indiscreti e registratori nascosti.
E così apprendiamo dalla cartellonistica romana che Silvio Berlusconi incontra la Giovane Italia il 9 settembre, al Parco del Celio, alle 18.
Come avrete notato a moderare c’è Giorgia Meloni, anche perché si sa, se Silvio ci da dentro, la Giovane Italia potrebbe invecchiare molto velocemente e quindi serve qualcuno che, al momento giusto, plachi la sua foga da torero.
Insomma, siete tutti invitati, anche perché Silvio è stanco degli sputtanamenti sui giornali, vuole cambiare vita e vuole cambiare l’Italia.
Voglio anch’io il lettone di Putin
Facciamo a capirci. Sono e sarò sempre un voyeur, un guardone. Dalla tv ho imparato a sbirciare dalla serratura, a spiare il mondo, spesso per scoprirne gli aspetti più morbosi.
E’ per questo che, come tanti italiani, in un momento di crisi economica mondiale e di precarietà personale, mi sono di colpo svegliato dal torpore, per tornare a seguire le erezioni politiche di Silvio Berlusconi e del Bel Paese.
Non mi informo più di politica da un pò. Da quando ho trovato lavoro e non ho più la televisione in camera, da quando un anno fà ho scelto di non andare a votare e di lasciare l’Italia, il mio Paese, nelle mani dello psiconano.
Intanto mi lamento che a dirigere sono sempre i vecchi, che a comandare sono sempre i “senatori”, che l’Italia non è un Paese per noi giovani, che forse dovrei avere il coraggio di decidere e andare via.
Complice la mia insufficienza non conosco le gesta che ha potuto compiere Papy Silvio negli ultimi tredici mesi, mentre il Partito Democratico continuava a naufragare anche lui, insufficiente.
Eppure di cose buone e cattive ne sono state fatte, ma se non fosse stato per Noemi e Patrizia la considerazione del nostro amato Premier sarebbe ancora altissima, il suo sorriso smagliante, le sue battute efficaci.
Per fortuna non è stato così, ma qualcosa è ormai cambiato.
Non esiste più differenza tra Repubblica e Novella 3000, gossip e politica, inchieste giornalistiche e sputtanamenti.
Tutta la nostra classe dirigente gode di un generalizzato discredito, mentre la bulimia della mia generazione ci rende assolutamente impreparati a sostituire i vecchi per cambiare l’Italia.