La Serracchiani picchia come Obama

È Debora l’anima emergente del PD, l’esempio da seguire per chi vuole battere PapySilvio. Lei, la Serracchiani, quella che in Friuli Venezia Giulia alle ultimr Europee ha battuto il re dei nani (73.910 preferenze contro le 64.286 del leader del Pdl).

È lei che ha conquistato la candidatura anche grazie alla sua timidezza sfrontata, quando è salita sul palco del PD per dire che Veltroni, Franceschini, D’Alema, Fassino e compagnia cantante erano vecchi e troppo attaccati alle poltrone romane per poter aspirare a comprendere ciò che la gente comune vive quotidianamente in Italia.

Insomma, Debora Serracchiani si è conquistata un mio post, dopo quelli appassionati e coinvolgenti su Marianna Madìa, altra giovane del PD che proprio superWalter volle per aprire la sua funesta campagna elettorale contro il Presidente del Consiglio, del Milan, proprietario di Mediaset, nonchè di una buona fetta della Sardegna, magnate della carta stampata, tombeur de femme, Cavaliere del Lavoro, onorevole PapiSilvio Berlusconi.

Il seggio se l’è conquistata per quanto detto sopra (era da un pò che distrattamente seguivo le sue gesta), ma anche perchè Debora Serracchiani sta sperimentando in Italia un modo differente di fare politica.

A fargli da scuola Beppe Grillo, per l’Italia, e Mr Obama per uno sguardo su quanto ci accade intorno.

L’ho imparando seguendo su Twitter proprio la giovane parlamentare europea. Ho aperto il suo ultimo cinguettio e subito vengo dirottato sul suo ultimo post pubblicato sul blog www.serracchiani.eu.

Una volta approdato sul diario online di Debora ho potuto apprendere di cosa andrà a discutere nella prossima seduta a Bruxelles e scorrendo il testo ecco i commenti dei lettori, la possibilità di condividere il post su facebook e altri accorgimenti 2.0.

Poi a destra i banneroni: iscriviti, contribuisci e… “casa serracchiani“, un sito utilizzato nel corso della campagna elettorale per promuore le sue ricette per l’Europa.

Devo dire che il minisito è davvero fantastico: la cucina per raccontare le sue idee politiche, lo studio per quattro punti programmatici generali, la camera da letto dove poter sognare attraverso ciò che i suoi lettori/seguaci/fan sognano, il bagno dove liberarsi delle proprie rabbie e nevrosi e tirare giù lo scarico.

E scommetto che anche la gestione degli iscritti alla newsletter sarà molto accurata. Quasi quasi le dò la mia email, chissà che Debora sia l’Obama al femminile e all’italiana.

Lo scenario politico oltre i sondaggi

Cerca di rincorrere, recuperare sul suo diretto avversario e certe volte è anche spericolato. Sarà per questo che il pullman verde di Superwalter ha preso una multa da 70 euro. Battute a parte (la multa al pullman verde c’è davvero, ma è perché il conducente non aveva allacciato le cinture di sicurezza), Veltroni annuncia che il PD è a meno 6.

Un numero magico.

-6, come Berlusconi appena due anni fa. Meglio di lui, se ci riuscirà Superwalter, perché lui vuole vincerle le elezioni, non pareggiarle.
Eppure l’ombra del pareggio aleggia su entrambi i due conglomerati, Partito Democratico e Popolo della libertà. Non che il vantaggio di Berlusconi e della sua federazione, con in aggiunta la Lega e il Movimento per le Autonomie, non sia ancora abbastanza largo.

Ma c’è un altro dato che i sondaggisti suggeriscono e che l’indispensabile Silvio non può non sottovalutare.